Eugenia

La vita è così, ci porta dove vuole lei; seguiamo una direzione, ed ecco che insorge un fatto del tutto imprevisto che ci spinge in un’altra.

Iasi: Romania, anni trenta del secolo scorso. Eugenia è una giovane studentessa di lettera, cresciuta a Iasi in un ambiente raffinato e cosmopolita, o almeno così crede fino al momento in cui lo scrittore ebreo Sebastian Mihail viene aggredito, da alcuni militanti di estrema destra, nel corso di una conferenza all’università. Eugenia è l’unica persona che cerca di soccorrerlo e di schierarsi in sua difesa. L’episodio è uno spartiacque nella vita di Eugenia, da quel momento capisce come sia stato facile farsi contagiare dai pregiudizi razziali e apre gli occhi di fronte al al pericoloso espandersi dell’odio razziale e delle ideologie naziste.
Eugenia si trasferisce a Bucarest, dove ritrova Mihail, inizia la carriera di giornalista e corrispondente di guerra, si innamora di Mihail e si oppone alle barbarie naziste difendendo i suoi ideali di libertà.
Un romanzo che intreccia la Storia del secondo conflitto mondiale, la Storia della Romania, in particolare di Iasi, con le vicende umane e intime dei protagonisti. Costruito con continui flashback, attraverso le pagine a ritroso, si ricompone la storia di Eugenia, di Mihail e della guerra. La violenza nazista e dei gruppi di estrema destra romeni che irrompono nella quotidianità di una nazione e dei personaggi con una violenza inaudita e gelano il lettore che conosce il drammatico epilogo dell’Olocausto.
Altrettanto agghiacciante è l’immobilità della maggior parte delle persone comuni, come nel caso dei genitori di Eugenia, attratti più dei proclami e dalle gesta violente del figlio maggiore Stefan, che non dai resoconti dei pogrom scritti da Eugenia.
Un romanzo storico, tragico e vibrante di realtà.
Una lettura doverosa per conoscere la storia dimenticata della Romania durante la seconda guerra mondiale.

Sostenere il proprio paese, qualsiasi cosa faccia, è morale secondo te? La Germania schiaccia la Polonia, la Cecoslovacchia, la Iugoslavia, uccide sotto le bombe migliaia di donne e bambini, annienta città e paesi, sposta popolazioni intere sui carri bestiame, affama gli ebrei, e tu trovi morale che noi romeni siamo gli alleati di questa Germania qui?