#FreeThe20

#freethe20#FreeThe20 per liberare le donne prigioniere.

È passata quasi inosservata in Italia la campagna umanitaria #FreeThe20 portata avanti dal governo degli Stati Uniti grazie alla brava Samantha Power, Ambasciatrice Usa all’Onu. Il governo americano chiede la liberazione di 20 donne prigioniere politiche nel mondo.
La voce delle donne è un valore inestimabile. Non ne facciamo un messaggio di genere, ma di inclusione e pluralismo. E se nei Paesi democratici si stanno facendo passi avanti in questo senso, affrontando i temi della diversity e della ricchezza che questa porta con sè, vale la pena di segnalare la campagna umanitaria portata avanti da Samatha Power, ambasciatrice Usa all’Onu. Come ha scritto Paola Diana su Huffington Post, la battaglia di Samantha Power è emblematica non solo della lotta per la democrazia e i diritti civili, ma scegliendo come simbolo 20 attiviste politiche imprigionate e private della voce mette in luce quanto il mondo perda quando viene messo a tacere chi combatte per i diritti di tutti. Ma Samantha Power dice anche un’altra cosa: non possiamo fare a meno della voce delle donne. E come è giusto mobilitarsi per far uscire dal silenzio quelle donne perseguitate e imprigionate, è giusto battersi perché ovunque il pensiero del 50% della popolazione abbia lo stesso peso di quello dell’altro 50%. Cosa che anche dove non ci sono persecuzioni non accade.

http://www.huffingtonpost.it/paola-diana/freethe20-per-liberare-le-donne-prigioniere_b_8078312.html

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