I Goldbaum

E’ una triste vittoria. Una battaglia che non dovrebbe essere necessario combattere.  Se qualcuno se la prende con me, preferirei che fosse per motivi personali, non per la mia razza.

Vienna 1911, I Goldbaum sono ricchi e potenti, rinomati collezionisti di opere d’arte, gioielli  e di mobili di elegante fattura. Possiedono ville e castelli, automobili e cavalli da corsa e gestiscono l’economia dell’Austria attraverso la loro banca e l’acquisto dei  debiti di primi ministri. I Goldbaum sono a tutti gli effetti una dinastia e come è consuetudine delle dinastie, gli uomini Goldbaum sposano donne Goldbaum. Anche Greta Goldbaum deve arrendersi alla tradizione sposando Albert Goldbaum, del ramo inglese dei Goldbaum. Per Greta finiscono le vacanze al lago di Ginevra, le serata all’ Operà di Parigi in compagnia del cugini Henri e i fine settimana dai cugini a Berlino o Francoforte. Con amarezza Greta lascia Vienna e a bordo del Goldbaum Trans Europe Express per approdare a Londra, a Temple Court. Il senso di estraneità e solitudine è molto forte nonostante siano tutti molto gentili e premurosi con lei. Il problema di fondo è lo sconosciuto  marito Albert Golbaum, un attento uomo di affari e appassionato collezionista di falene, che tiene Greta molto distante. I due giovani sposi si incontrano alle cene di famiglia e alla celebrazione di shabbat, per il resto conducono vite separate. Greta si dedica al restauro della nuova casa avuta in dono per le nozze e su consiglio della suocera, inizia a dedicarsi alla creazione di un giardino, un centinaio di acri avuti in dono da Lady Goldbaum.  Il tempo scorre immobile a Temple Court, il mondo reale rimane lontano, fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Tutti i giovani Goldbaum sono chiamati alle armi, mentre i consigli di amministrazione delle banche decidono da che parte stare, creando fronti opposti all’interno della stessa famiglia. Otto, il fratello di Greta è prigioniero nell’est europa, il cugino Henri è disperso e Albert, nelle lunghe ore nelle retrovie ripensa al vuoto della propria vita, scoprendo per la prima volta Greta e dando un nuovo significato alle parole moglie e famiglia.
Un romanzo inconsueto, che attraverso una struggente storia d’amore racconta la complessità dell’identità ebraica all’inizio del ventesimo secolo.

Ecco cos’era la guerra, un succedersi di linea sulla pagina che si muovevano avanti e indietro come i segni di marea sulla spiaggia. un andirivieni ritmico, solo che a ogni marea il terreno si lordava di sangue e sudiciume.

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