I ragazzi Burgess

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Quell’ atteggiamento ferì Helen, perchè gli amici non facevano altro che fingere tra loro in continuazione era su questo che si basava     l’ esistenza della società.

 

Intorno alle figure dei ragazzi Burgess si intrecciano le storie di Shirley Falls, tra passato e presente. Tre fratelli che non potrebbero essere più diversi: Jim avvocato di successo, Bob un avvocato tra tanti e Susan donna e madre indifferente a tutto. Sullo sfondo una comunità chiusa su se’ stessa, ignara del mondo fuori, della sue storie e dei suoi dolori, svegliata improvvisamente dal gesto apparentemente folle di un ragazzo. Abdikarim, profugo somalo, sembra essere l’unico ad accorgersi dell’incomprensione e dell’incertezza, del senso di smarrimento di Zach e del significato del suo teatrale gesto. La Strout conferma il suo talento nello scolpire i personaggi.

Ed era troppo tardi. Nessuno vuole mai credere sia troppo tardi, ma lo sta sempre diventando. E poi lo è .

Da leggere l’ intervista di Antonio Monda a Elizabeth Strout su Repubblica del 14 giugno 2013.

http://www.repubblica.it/cultura/2013/06/14/news/elizabeth_strout_e_i_ragazzi_burgess_altro_che_roth_amo_elena_ferrante-61107923/

 

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