La libertà di Emma Herwegh

Io credevo alla libertà, non ai divieti.

Emma è la figlia di un ricco mercante berlinese è un ottima musicista e donna appassionata di letteratura.
Emma è una donna forte, attiva nella lotta delle donne per il diritto di voto e sostenitrice dell’emancipazione femminile e acerrima nemica di ogni pregiudizio. Emma è la moglie del poeta romantico e politico tedesco Georg Herewegh.
Nel 1848 Emma è l’unica donna a unirsi alle truppe armate che portano la rivoluzione dalla Francia alla Germania. Emma è l’unica donna che attraversa il fronte per portare un messaggio a Hecker da parte della Legione coordinata dal marito, che attende ordini. Uno scandalo la sua azione di superare il fronte, uno scandalo il suo continuo superare confini, geografici e ideologici e uno scandalo la sua vita tra Germania e Francia, tra Parigi e Nizza, passando per Zurigo.
Una donna nei salotti, a confrontarsi con Karl Marx, Heinrich Heine e il compositore Liszt :personaggi di cui racconta con umanità le storie politiche e sentimentali.
Una donna schiacciata dal peso del tradimento del marito con Natalie, moglie dell’amico Herzen. Una donna che lotta tra l’amore per il marito e l’indipendenza, tra la lealtà di un giuramento e il desiderio di fuga.
Una donna a cui poi manca il coraggio delle azioni e del riscatto. Una donna limitata dall’appartenenza sociale e dai pregiudizi che un tempo combatteva. Una storia che Emma stessa ci racconta, attraverso gli incontri con il giovane drammaturgo Frank Wedekind. E così tra alternanze temporali e geografiche, si dipana la storia di una donna intelligente, ironica e sincera, alla costante ricerca della libertà.

Perché questo testo ha passato la censura? Pensateci, nel cuore di Berlino, in un teatro dove il re ha il suo palco, viene messa in scena una rivolta.
Ma fallisce, disse Herwegh, è un pò stupida in effetti.
Naturalmente fallisce, disse la signora von Arnim, non è questo, i principi hanno paura dei ribelli, anche di quelli che falliscono. Il problema è la rivolta, non il suo successo. Pensate alla rivoluzione francese, è fallita eppure ha cambiato tutto.