Le buone maniere

Le buone maniereTata, con il libro di poesie, andò di filato da Lady Grizel, la quale poi, malauguratamente, raccontò tutto al Capitano. La sua reazione fu di genuina preoccupazione:” Si, dobbiamo porre fine a questa invasione di libri. Non c’è futuro. Pensa  poi che ieri, mentre il caro Sholto addestrava il suo pony, Richard se ne stava a studiare musica.”
Ma il punto non è questo. La cosa grave è che mi ha raccontato una bella frottola.”
Quella è una cosa già più naturale; ciò che maggiormaente mi preoccupa è la poesia. Qual’è il titolo del libro?”
The Children’s Golden Teasury of Verse.”
Non sembra una cosa sana.”

I St. Charles sono una famiglia angloirlandese, nobile e decaduta. Vivono a Temple Alice, una dimora che mostra i segni di uno sfarzoso passato e l’incuria di un presente provvisorio. Aroon, la voce narrante è la figlia brutta, troppo alta e troppo grassa, incapace di relazionarsi con il mondo esterno se non attraverso il filtro del fratello e del padre. In perenne ricerca di amore, Aroon confonde le parole, i gesti e gli sguardi degli uomini che conosce durante lussuosi balli, creando una serie di esilaranti equivoci che diventano argomento e risate di casa e della servitù. Gli squarci aperti dal passato di Aroon, sono attimi di un mondo ermetico, strano e incomprensibile fatto di bugie, ambiguità e ipocrisia: e il giusto modo di comportarsi, secondo la rigida linea familiare è il silenzio. Così quando in un incidente muore il fratello Hubert, tutti reagiscono indossando un monolitico silenzio. Le relazioni adultere del padre sono sguardi di silenzio e rassegnazione così come il  suicidio di una governante. Il declino del padre è un altro lungo silenzio, che rende caritatevoli gli ultimi giorni, ma che di fatto è rassegnazione agli eventi. Una famiglia, o meglio le donne della famiglia St. Charles sono incapaci di qualsiasi sentimento, sensibilità o empatia nei confronti del mondo, dei familiari e della servitù perché queste sono le buone maniere tramandate di generazione in generazione e così ci si deve comportare. Esilarante ed inquietante.

E poi ancora, sempre con le nostre buone maniere, che si perpetuavano come i giorni. Nessuno parlava del dolore che condividevamo. La nostra discrezione era quasi totale. Sebbene avessero paura a parlarne, Papà e Mammina passavano adesso più tempo insieme, ma, lungi dal darsi conforto, sembravano anzi sprofondare sempre più nel dolore.

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