L’inizio di qualcosa di bello

inizio di qualcosa di belloUn quartiere sperduto nella zona sud di Tel Aviv. File di villette bifamiliari a un piano, la nostra all’estremità. Due case appiccicate una all’altra: la famiglia Zukmayer a ovest e la famiglia Grin a est. Giardino in comune, cortile in comune, un bilocale con balcone per ciascuna famiglia. Marek, Sarka e Gadi ggrin nella casa numero 6. Mamma Itka, papà Arthur io e Michaela nella casa numero 8. In un lampo mi ricordo anche della casa di Hezi, quella della famiglia Zunenshayn. Dal nostro giardino si vede il loro balcone.

Amalia, Hezi e Gadi: tre bambini, tre ragazzi, tre adulti, un triangolo perfetto. Amalia ha occhi azzurri stupendi, Hezi è il re del quartiere e Gadi è gambadilegno per via della poliomelite. Amalia è la voce notturna di un programma radiofonico, Hezi è un professore a Parigi e Gadi è il proprietario di Kusner Optic Company di New York. Amalia e Hezi è l’inizio di qualcosa di bello, Amalia e Gadi è stato qualcosa di bello. Tra loro, insormontabile il passato. Amalia è indomabile, testarda e sarcastica. Amalia non ha mai accettato la misteriosa partenza del padre Arthur e i lunghi silenzi della madre Itka, la leggerezza della sorella Michaela ed è alla ricerca di un amore totalizzante e liberatorio dalle catene del passsato. Hezi non ha mai fatto i conti con i disegni della madre, con i silenzi del padre,con il frettoloso trasferimento a Parigi e cerca un legame con il passato attraversando la Polonia. Gadi non ha mai accettato la propria invalidità che lo ha portato oltre oceano a New York e cerca disperatamente di non perdere il legame con Tel Aviv. Su tutti loro, figli di sopravvissuti a Auschwitz, il peso dell’indicibile nei gesti del quotidiano. Un intenso e profondo romanzo a tre voci dallo stile asciutto, struggente, a tratti ironico,  che affronta il doloroso tema della memoria e del pesante carico emotivo che intrinsecamente lega i figli dei sopravvissuti e li accomuna nell’inutile fuga dal passato. Il finale è un punto indelebile per tutti e tre.

La Storia, disse, mentre gli anelli di fumo si levavano dalla sua pipa, non è solo un elenco di avvenimenti e date. Alla fine la storia è un racconto che ha per argomento degli uomini.

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