L’uomo duplicato

E’ naturale, una delle forme secondarie della cecità di spirito è proprio la stupidaggine. Spiegati… Non è uno pseudonimo, è un nome d’arte, Anche quell’altro non ha voluto la volgarità plebea dello pseudonimo e l’ha chiamato eteronimo,

Tertulliano Maximo Alfonso è un professore di storia, separato e solitario. Un pomeriggio, su consiglio del collega che insegna matematica, noleggia una videocassetta, una commedia dal titolo ” Chi cerca trova”. Tertulliano Maximo Alfonso resta impressionato e profondamente scosso dalla somiglianza con una comparsa, che più che somigliarli, è proprio lui.
Inizia così la ricerca del suo sosia. La ricerca è rocambolesca, logica e metodica e porta a uno straordinario risultato: il nome del sosia e quando poi si troverà faccia a faccia con lui, niente sarà più come prima.
Il doppio è per Tertulliano Maximo Alfonso causa di una forte crisi di identità per chi ne è soggetto in prima persona (ma anche per quanti ne sono coinvolti indirettamente). Il problema ruota intorno ad un concetto: se i due protagonisti non sono unici e inimitabili, quale dei due è l’originale e quale la copia? Le reazioni e le elucubrazioni dei personaggi, anche quando assurde e contrarie al senso comune, sono perfettamente comprensibili. E, a proposito del senso comune – che in questo romanzo veste i panni di Grillo Parlante che compare al momento più opportuno – le battute che Tertulliano Maximo Alfonso scambia con questo invisibile ma saggio personaggio sono irresistibili,
Lo stile di Saramago , è unico nel suo genere. La punteggiatura è usata in modo non convenzionale; le frasi possono chiudersi pagine dopo il loro inizio; le battute dei dialoghi rimbalzano da uno all’altro personaggio senza simboli riconosciuti e riconoscibili. 
Una vicenda pirandelliana, in cui un inizio paradossale dà il via ad una profonda crisi di identità che sfocia in un giallo dal ritmo serrato.
Un altro capolavoro di Saramago.

Dunque quella Cassandra di cui parli aveva ragione, La storia mi ha insegnato che Cassandra ha sempre ragione, E tu hai dichiarato che io ho la vocazione della Cassandra, L’ho detto e lo ripeto, con tutto l’amore di un figlio per la madre strega, Insomma, tu sei uno di quei troiani che non le credettero, e perciò Troia fu bruciata, In questo caso non c’è nessuna Troia da bruciare, quante Troie con altri nomi e in altri luoghi sono bruciate dopo quella, Innumerevoli,