Quando cielo e terra cambiarono posto

Tutte e due le parti di questa terribile, interminabile, stupida guerra avevano trovato finalmente il loro nemico: una piccola contadina terrorizzata che accettava stupidamente di essere la vittima, come tutti i contadini vietnamiti che si erano rassegnati a essere vittime, dalla nascita fino al termine dei loro giorni. Da quel momento, giurai a me stessa, mi sarei lasciata trasportare dalla corrente e dal vento più forti, senza opporre resistenza. Per resistere bisogna credere in qualcosa.

Le Ly Hayslip è ultima di sei figli di una famiglia buddihsta, vive in un villaggio poco lontana da Da Nang e conosce presto la violenza della guerra da ogni parte provenga: vietcong o americani. Le Ly viene indottrrinata, come tutti, dai quadri del partito nordvietnamita, che hanno come unico obiettivo quello di scatenare una guerra contro l’invasore: francese prima, americano ora. Quando viene il buio il villaggio è ostaggio dei vietcong, che chiedono di essere rifocillati e nascosti. Nel villaggio si combatte un’altra guerra, dentro la guerra: quella tra il Nord e il Sud, tra ignoranza e superstizione, tra religione e paura. L’orrore della guerra travolge totalmente Le Ly, prigioniera dai sudvietnamiti per simpatie rivoluzionarie, viene poi accusata di essere una spia dai vietcong. Le Ly subisce torture e violenze da entrambe le parti, incapace di orientarsi in questo gioco al massacro di tutti contro tutti. Scappare ad Hanoi è una possibilità, lavorare come domestica è un’altra opportunità, restare incinta una condanna. E così inizia una continua fuga da un capo all’altro della città, alla ricerca di un posto dove far crescere il figlio. Passano i giorni e gli anni, il conflitto è immutato e la vita di Le Ly, è sempre aggrappata al filo del destino: una mina e una bomba sono sempre dietro l’angolo. Unica via di salvezza l’America. Attraverso continui flashback, l’autrice racconta gli anni della guerra intrecciandoli al primo ritorno in Vietnam vent’anni dopo la fuga. Al ritorno Le Ly trova un paese ancora profondamente lacerato e una famiglia che ancora, come tutti, deve fare i conti con il passato e con la guerra.
Un libro intenso e lucido.

Sei forse così intelligente da sapere davvero chi sono i colpevoli? Se chiedi ai vietcong, daranno la colpa agli americani. Se chiedi agli americani daranno la colpa al Nord; se chiedi al Nord, daranno la colpa al Sud; se chiedi al Sud daranno la colpa ai vietcong. Se chiedi ai monaci, diranno che la colpa è dei cattolici, oppure che i nostri antenati hanno fatto qualcosa di terribile per farci meritare queste interminabili sofferenze. E allora, dimmi: chi puniresti? Forse il semplice soldato di una parte o dell’altra che sta solo facendo il suo dovere?