Una perfetta felicità

salterLe donne portarono fuori il cibo e apparecchiarono la tavola. C’era del vino e una bottiglia di Moet & Chandon. Il pomeriggio era mite, vasto. Una brezza lieve trasportava le voci, così pochi passi di separazione bastavano a creare il mistero, si vedevano le persone conversare, ma il suono delle loro parole andava perduto.

Viri e Nedra sono una giovane e sofisticata coppia borghese che vive tra New York e la loro casa sulle rive del fiume Hudson. Viri e Nedra hanno due figlie, Danny e Franca e la loro vita è scandita da cene, feste, compleanni e festività. Giorni che si susseguono gli uni agli altri, mentre dal mondo fuori arrivano solo gli echi lontani della fine degli anni 50. Il mondo di Viri e Nedra è perfetto, attento ai dettagli di una tavola o alla posizione degli ospiti, le loro cene sono raffinate, i loro amici sono interessanti e la musica in sottofondo è sempre quella giusta. Eppure tutta la perfezione costruita negli anni non regge all’ urto del tempo e della vita: i silenzi, i tradimenti e le menzogne  della loro perfetta unione irrompono durante il loro viaggio in Europa, che diventa il loro punto di non ritorno. Una sera Nedra dice a Viri che al loro rientro tutto cambierà. Viri non comprende le parole della moglie, le comprenderà al rientro a casa quando si tradurranno nel loro divorzio. La loro separazione è la fine di un’ epoca, le figlie sono cresciute, gli amici sono lontano e nulla è come prima. La splendida casa vittoriana sul fiume viene venduta.  Viri galleggia sulla vita e Nedra scivola sulla superficie della vita.
Il romanzo è diviso in cinque parti, ognuno suddiviso per capitoli che rappresentano attimi di vita, istantanee sui gesti e le parole. La perfezione che si vede da lontano si contrappone alle incrinature delle piccole cose viste da vicino, attraverso dialoghi spietati tra Viri e Nedra. L’io narrante è uno sguardo che si muove si ogni personaggio, una voce fuori campo che racconta ogni dettaglio, anche la fine. Perfetta la traduzione.

Il banchetto era finito. Come nella storia che aveva letto loro tantissime volte, quella della coppia a cui erano stati concessi tre desideri e che li aveva sprecati, lui non aveva desiderato abbastanza. Ora lo chiedeva con chiarezza. Quando tutto era stato detto, aveva voluto una sola cosa, decisamente troppo piccola: aveva voluto che la figlie crescessero nella più felice delle case.

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